Note di viaggio, tra impressioni e ricordi

Maestro, presente!

Una giornata da ricordare! Emozioni indescrivibili. Incontrare uno tra i maggiori cantautori di sempre, ascoltato da svariate generazioni dal secolo scorso fino ad oggi e da me tanto cantato e ammirato è stata un’esperienza unica. Sempre in linea con i suoi pensieri sempre coerente nel suo essere.

Il disco presenta un inedito “Natale a Pavana” cantato interamente in dialetto Pavanese e svariati brani tra i più famosi reinterpretati da alcuni tra i cantanti più in voga oggi.
Ho acquistato il disco principalmente per il suo inedito. Per quanto le voci possano essere belle e gli arrangiamenti ottimi nulla potrà essere paragonabile al ritmo nudo e crudo della sua voce e al suo modo schietto di cantare e di farsi ascoltare.

Ero in fila e da una distanza relativamente vicina lo vedo. Firmava le copie dei dischi senza proferire parola o alzare lo sguardo. Inizialmente turbato per quell’atteggiamento ho continuato ad osservarlo e in un raro momento in cui ha girato e alzato il capo ne ho potuto constatare il motivo. Si percepiva a distanza la sua forte stanchezza e il suo stress per il gesto macchinoso quale può essere un firma copie. Arriva il mio turno. Non proferisco parola se non un sorriso stentato a Mauro Pagani seduto di fianco. Ero emozionatissimo. Pietrificato. Lui non alza il capo.Stringo la mano ad entrambi. Il tutto in meno di un minuto. Mi attingo verso la porta e mi fermo giusto qualche passo prima mettendomi per un attimo in disparte per poterlo osservare meglio. In quei momenti non ho visto il giovane cantautore emiliano ma solo una persona anziana molto provata da tutto quel tram tram, il susseguirsi di questa situazione a provocato in me un senso di tenerezza e di comprensione.

Ancora assorto nei miei pensieri un responsabile della sicurezza mi invita ad uscire allora penso che no, non posso andarmene senza dirgli una parola. Con tono di voce leggermente superiore al resto della sala mi cimento in un “Ciao Francesco, buona serata” lui trasale, alza il capo verso di me e senza ancora aver capito bene la situazione risponde con un “Ciao” interrogativo chiedendo ad un responsabile al suo fianco chi fossi “è solo un ragazzo” gli risponde, lui china nuovamente il capo ed io in quel momento vado via sorridendo tra me e me scendendo le scale. Avevo appena augurato una buona serata a Francesco Guccini!